L’urbanizzazione selvaggia di questi ultimi decenni ha irrimediabilmente cancellato una parte dei nostri paesaggi naturali delle nostre tradizioni agricole della nostra storia. L’agricoltura riveste per questo un ruolo centrale per la conservazione dei paesaggi rurali italiani e per la protezione dell’ambiente. Un agricoltura poco attenta condotta con poca consapevolezza può essere anch’essa causa di inquinamento e di perdita di biodiversità floristica e faunistica.
Fonti Video: https://www.youtube.com/watch?v=_JmM0UbyYiM - Licenza YouTube standard mini documentario a scopo informativo prodotto da Società Italiana Biotecnologie sull'agricoltura biologica Condizioni d'uso: https://www.youtube.com/static?template=terms&gl=IT
L’agricoltura biologica
Per fare chiarezza dobbiamo partire dal concetto di agricoltura biologica. Il termine lascia intendere che tutto quello prodotto in questo modo sia naturale, mentre il resto no. Accostare il termine “biologico” ad agricoltura è improprio: ogni tipo di agricoltura, basandosi sui processi biologici degli organismi viventi, è chiaramente biologica. Una definizione più appropriata che identifica i processi di produzione di questi prodotti potrebbe essere “agricoltura ecologica” o “agricoltura organica”.
Nell’agricoltura convenzionale la produttività è spinta al massimo grazie all’uso di sostanze chimiche e con interventi massivi per ottenere quanto più prodotto possibile. Un suolo fertile si comporta come un qualsiasi ecosistema, in equilibrio quindi tra i flussi di energia in entrata e quelli in uscita. Una coltivazione di tipo convenzionale tende ad esaurire la fertilità dei suoli, perchè il carico energetico in entrata è potenziato molto al di sopra del naturale carico di sostanza organica che i suoli possono sostenere. L’impatto a volte è così forte che i terreni, esausti, tendono a diventare non più fertili e la produttività, al posto di aumentare, tende a diminuire, nonostante l’uso massiccio di concimi.
L’agricoltura ecologica rappresenta l’alternativa a questo tipo di sfruttamento delle risorse, perchè si avvale dell’utilizzo di tecniche agricole che rispettino la naturale fertilità e capacità di rigenerazione dei suoli, escludendo l’utilizzo di composti non presenti in natura o limitandone fortemente l’utilizzo.
La regolamentazione Europea
Le tecniche di agricoltura ecologica hanno ottenuto riconoscimento ufficiale grazie a una regolamentazione europea che è entrata in vigore nel 1991. Ogni prodotto ottiene una certificazione, un marchio ( “bio” per l’appunto), se rispetta precisi standard produttivi riguardanti la coltivazione, la lavorazione e la conservazione. Un qualsiasi cibo per avere il logo “bio” deve contenere almeno il 95% degli ingredienti di cui è composto, prodotti per l’appunto con metodo biologico.
Sebbene diversi studi abbiano dimostrato come non esistano sostanziali differenze nei valori nutrizionali tra prodotti bio e prodotti convenzionali, i benefici dell’agricoltura ecologica sono tutti da ricercare nel modello di sfruttamento sostenibile delle risorse che propone, pensato per durare nel tempo e adattarsi anche ai cambiamenti ambientali.
Dal 1° luglio 2010, la UE ha introdotto un nuovo logo per prodotti derivanti da agricoltura ecologica.
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Fonti testi: http://www.oilproject.org/lezione/ecologia-agricoltura-biologica-definizione-bio-sostenibilita-3782.html Condizioni d'uso: Creative Commons BY-NC-ND 2.5.